venerdì 20 giugno 2014

Prima pagina

È sicuro.
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  • Rimigliano San Vincenzo Sulla promessa di TRASPARENZA l’inizio non è stato esaltante.
    La vicenda dei trattori SCACCIABAGNANTI sulla spiaggia libera subito a sud del porto a confine con la spiaggia del Ciritorno non ha avuto infatti alcuna TRASPARENTE risposta. Russo ha tentat
    o qualche spiegazione col giornalista, ma poi di fronte alle domande sulla “DELIBERA FANTASMA” si è eclissato.
    Va bene che forse la vicenda poteva essere ancora addebitata alla passata amministrazione o, alla peggio, alla “sede vacante”, ma una spiegazione TRASPARENTE sarebbe stata gradita e più in linea col “PROGRAMMA DI LEGISLATURA” di Bandini.
    Sono inoltre sembrati molto FRAGOROSI …. TRE SILENZI.
    * I due silenzi dei due assessori che quella vicenda e quella spiaggia conoscono perfettamente, come forse nessun altro, per ragioni del loro lavoro, dai quali ci si sarebbe aspettato un qualificato parere, o almeno un cenno.
    * Il silenzio del giornale locale, dove scrive il padre di un’assessora, che, a differenza dell’altro quotidiano locale, ha del tutto ignorato la vicenda.
    Speriamo nelle prossime TRASPARENZE......
  • Rossella Billet Eh, con la stampa non siamo messi bene!
  • Rossella Billet Mi riferivo al commento di Rimigliano...
  • Piero Bientinesi Caro <Rimigliano>, intanto cerchi Lei di essere trasparente indicando il suo nome e cognome oppure, se preferisce, farsi vedere con una foto. Non sono abituato a rispondere e parlare con gli sconosciuti, figuriamoci se oggi inizio ad <illustrare> a Lei del mancato articolo sulla questione delle ruspe! Potrei dirLe che ho preso un clamoroso buco dalla stampa concorrente e quindi la notizia era, <bruciata>. Poi, se permette, cosa centra la trasparenza di un corrispondente locale di un quotidiano Nazionale, nei confronti della trasparenza di una pubblica amministrazione? Soddisfatto? Comunque, caro <Rimigliano> (oppure preferisce che lo chiami Dottore, od ex presidente trombato?) Vede, quando una persona non ha il coraggio di esporsi, ma vuole comunque esprimersi, le motivazioni potrebbero essere diverse: 1 Perché si vergogna di qualcosa; 2 perché ha il c...o sudicio; 3 perché ha paura di ripercussioni politiche o lavorative; 4 perché NON si sente un uomo libero; od ancora... e questo sarebbe grave, perché, sulla questione Rimiglano si potrebbero paventare interessi personali altrimenti compromessi. Scelga Lei caro dottore.
  • Anna Mencarelli o mammamia che tristezza!!
  • Rimigliano San Vincenzo Caro Piero Bientinesi
    Leggo ora il suo commento molto “acido”. Immotivatamente acido, devo dire.
    In fondo mica le avevo rimproverato qualcosa, o le avevo chiesto qualche spiegazione o giustificazione. Me ne ero ben guardato.

    Avevo solo appellato come “fragoroso” il silenzio de “La Nazione” sull’episodio dei trattori in spiaggia fra i bagnanti che tanto interesse e tante polemiche aveva suscitato fra gli internauti e tanto evidente “imbarazzo” aveva provocato ai responsabili tecnici e politici del Comune.
    Come lei ben sa l’aggettivo “fragoroso” non può avere alcun significato offensivo né nei suoi confronti, né nel confronto del giornale. Come non credo possa giudicare come falsa od offensiva la constatazione che lei sia il padre di un’assessore della nuova giunta.
    D’altra parte, che l’episodio, pur se derivante da disposizioni attribuibili forse alla precedente amministrazione, abbia suscitato imbarazzo in Comune e che i tre silenzi (legittimi, per carità) rammentati nel mio commento, siano saltati agli occhi di tutti, non credo siano circostanze contestabili. Chieda in giro, se ancora ne dubita.

    Sul resto del suo commento, sul mio essere per lei uno “sconosciuto”, mi pare un giudizio assai inesatto. Io (forse più esattamente dovrei dire “noi”) scrivo e pubblico, costantemente fino dal 2007, notizie e studi su Rimigliano e su San Vincenzo, ma non solo. In questi quasi otto anni abbiamo pubblicato centinaia di articoli, centinaia di notizie e centinaia di foto, quasi sempre inedite, spesso riprese anche dai quotidiani locali, spesso anche proprio dal suo. 
    Quindi, caro Bientinesi, ormai per lei non sono affatto uno “sconosciuto”. Tutt’altro. Di noi, di me, su come scrivo, su come penso, su come ragiono, su come NON offendo, su come NON diffamo, sa praticamente tutto. Sa molto di più di quanto non sa di molti suoi conoscenti e direi anche di alcuni suoi amici.

    Sui nomi, cognomi, indirizzi e numeri di telefono. Beh, non aggiungerebbero proprio un bel nulla a quanto vado dicendo da ben otto anni e che attesto sempre puntigliosamente con atti di archivio, fotografie, delibere, documenti. 
    E poi le toglierei il gusto di attribuire allo pseudonimo di “Rimigliano” divertenti identità, come quelle di “dottore” ed “ex-presidente trombato”, che qui sopra ha appena aggiunto alle altre gustose di “architetto”, “concessionario (masochista) di spiagge”, “proprietario sia di villette isolate che di alloggi in condominio sul mare”, “dipendente comunale in sonno”, più altre che al momento francamente non ricordo.

    Tralascio di commentare la fine del suo intervento, dove la penna le è un po’ scappata, scadendo nel grossolano e nell’insolente. Lei sa benissimo che nessuna delle sue scortesi e insinuanti ipotesi ha la minima fondatezza. Di cosa diavolo dovrei vergognarmi? Sono enormemente fiero delle mie piccole battaglie fatte solo per non dovere, domani, avere un sacco di rimorsi per avere assistito impotente alla distruzione di una ricchezza millenaria e unica. Almeno potrò dire: ci ho provato, ho fatto il possibile.

    Sull’ultima sua frase, devo dirle che ha ragione. Non nel senso ingiurioso che lei fa intendere, ma nel senso opposto. Sulla questione Rimigliano ho infatti degli enormi interessi personali che temo fortissimamente che sarebbero compromessi dalla sua urbanizzazione o dai rovinosi lavori di pseudo protezione. 
    Non potrei infatti mai più godere di quelle sensazioni meravigliose di bellezza assoluta e di libertà senza limiti che Rimigliano a mare, la sua spiaggia infinita e la sua duna selvaggia, regalano a chi li percorre la mattina presto in estate e in ogni momento del giorno, fuori stagione e in inverno e che costituiscono il 90% delle ragioni del mio amore per San Vincenzo. 

    Concludo facendole sommessamente presente che nessuna replica puntigliosa e acida potrà neutralizzare il problema di conflitto di interesse, o comunque di opportunità, che l’elezione di sua figlia a consigliere e la sua nomina ad assessore, pone inevitabilmente. Ovviamente nessuno ne ha colpa, ma questa palese "inopportunità" già si evidenzia e sempre più si evidenzierà, in ogni circostanza di cronaca e non, che chiamerà in causa l’amministrazione comunale.
    Difficile scappare. Hic sunt leones.
  • Anna Mencarelli complimenti Rimigliano San Vincenzo scrive molto bene, nella forma e nella sostanza!
  • Rossella Billet Sembra quasi un giornalista! 
  • Piero Bientinesi Complimenti. La sua risposta. caro Rimilgiano, <tesa a giustificarsi>è piena di autoelogi parla da sola. Lei è uno che pretende trasparenza dagli altri quando è il primo a nasconderla. Il resto non conta nulla . Ha ragione la sig.ra Anna quando dice: Che tristezza! Per quanto concerne al conflitto di interesse per me non è un problema, continuerò a fare la cronaca da San Vincenzo così svolta da oltre trenta anni. Sono altri i conflitti di interesse!!! In ogni caso, è questa, in tutti questi anni che intervengo su questo blog dal quale tolgo il disturbo così come ho chiesto all'amministratore di fare altrettanto nei miei confronti. Lei, gli conviene, continui a chiamarsi Rimigliano nascondendo la faccia sotto il classico cuscino.
  • Toscano Cubano Egregio Piero Bientinesi, come giornalista "libero", dovrebbe ben conoscere quelle che sono le regole della democrazia. L'anonimato non è un reato e tale scelta è figlia di quel concetto per molti difficile da digerire, che si chiama "libero arbitrio". Le motivazioni da lei addotte circa la scelta dell'anonimato non solo sono di una superficialità inquietante ma sono profondamente offensive per chi sceglie questa tipologia di espressione. E la cosa più triste è che tali affermazioni arrivino da un giornalista, che dovrebbe fare della libertà il primo proprio punto di riferimento. Ognuno quindi pensi alla pulizia del proprio culo. E si faccia domande sulla propria libertà ed onestà intellettuale, prima di pensare a quelle degli altri.
  • Piero Bientinesi Scusate degli errori mi è partito il mause e non ho corretto quanto mi è venuto di getto in ogni caso, credo, che sia chiaro che questo intervento (il secondo in tutti questi anni...) chiudo. Le polemiche, i pettegolezzi non mi hanno mai entusiasmato.
  • Toscano Cubano Ed aggiungo dicendo che qui non si fanno pettegolezzi. Qui si fa politica, caro Piero Bientinesi. Altrimenti un semplice profilo di FB non avrebbe espresso una classe politica che ha rinnovato fortemente lo stantio e stagnante panorama locale. Dove c'è totale libertà di espressione ed ognuno rappresenta se stesso. E dove si trova qualcuno che, oltre ad avere delle ottime idee, le sa anche esprimere...
  • Piero Bientinesi Sono contento, perché, vista la reazione, significa che ho colto nel segno. Nessuno ha scomodato Cubano ma, Lui, forse, si è sentito, colpito intervenendo a supporto di Rimigliano. In ogni caso, sig. Toscano Cubano, si ricordi, che <Il partitone> rimane, per me, anche in cronaca, sempre <il partitone> quello che Lei, Caro Toscano ha praticato, coccolato di riflesso, fino alle primarie... Dopo, chissà perché, ha cambiato casacca. Quindi La saluto, si sfoghi, e scriva pure tutto quello che vuole. La gente, per fortuna, legge e tira le somme. Lo ripeto in questo blog sono intervenuto, in tutti questi anni, complessivamente solo tre volte nonostante i ripetuti, continui attacchi, provocazioni, commenti e tutto quello che volete. Continuate pure a bollire nella vostra pentola. Per quanto mi riguarda, quello di questa sera, rimane <un episodio> dove, forse, era meglio lasciare perdere vista la reazione. Invidia, cattiveria, e tanta rabbia e PETTEGOLEZZI. questo è emerso. Questa, caro Cubano, non è politica. Una persona che, forse (?) parla bene, ma come razzola? Nessuno lo conosce. Buonanotte a tutti. Scusate, dimenticavo: Continuo a scrivere, in quanto giornalista, sul quotidiano La Nazione. Ai posteri l'ardua sentenza.
  • Rimigliano San Vincenzo Mi scusi Bientinesi, ma cosa ha letto? E dove lo ha letto?
    Forse ha fatto un po’ di confusione.
    INVIDIA?... Ma di chi e per chi? Mia nei suoi confronti? Vorrà scherzare, spero.

    CATTIVERIA?... La sfido a evidenziare una sola cosa cattiva che avrei detto. Non credo di essere proprio capace a essere cattivo.
    RABBIA?... Per cosa? La mia risposta, se la leggesse, è di una calma addirittura olimpica. 
    PETTEGOLEZZI?... Mai fatto pettegolezzi. Quale sarebbe questo pettegolezzo? Che ha una figlia assessore? Ma questo è un fatto, mica un pettegolezzo.
    Mi sa che abbia visto tutto un altro film. Ci pensi bene.
    Per quanto riguarda l’ardua sentenza, mi sa che arriverà prima di quanto possa credere. La realtà si incarica sempre velocemente di far emergere quei problemi che tutti capiscono che sono inevitabili. Anche se si cerca di rimuoverli dalla mente.
  • Piero Bientinesi Rimigliano, il secondo intervento non era riferito a Lei che, comunque sia rimane un NON TRAsPARENTE
  • Toscano Cubano La trasparenza è nell'animo, non nel nome...
  • Piero Bientinesi Come al solito Toscano ha ragione: Ha la faccia nascosta.
  • Francesco Periti Dite quello che vi pare ma credo che Piero sia stato più che trasparente "<Il partitone> rimane, per me, anche in cronaca, sempre <il partitone>"
  • Nicola Bertini Difficile credere che ci sia chi si spende tanto su questioni che non toccano il proprio portafoglio. Eppure tali esseri umani esistono e vanno encomiati. Hanno capito che il loro portafoglio è più povero ad ogni speculazione edilizia, ad ogni furto territoriale, ad ogni pezzo di patrimonio pubblico perduto per sempre.
    Per taluni è difficile credere che senza una trombatura da qualche parte si possa essere così intransigenti nel non voler vedere perso per sempre il progetto di Parco Agricolo di Rimigliano partorito negli anni '70 e obliato attraverso i decenni.
    Non è certo Piero l'unico a pensarla così. In dieci anni parecchi signori ritenevano che rappresentassi interessi di concorrenti della proprietà di Rimigliano: altrimenti perché avrei dovuto fare tanto puzzo!


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Principio base del giornalismo: i fatti separati dalle opinioni.
Ne consegue il principio del distacco del reporter dai fatti che non devono contenere un grammo della sua soggettività.
Legge inderogabile del Wall Street Journal e del Financial Times: un giornalista che ha un qualsiasi interesse economico in una società quotata o di altro genere non potrà mai occuparsi di finanza. 
L’obiettività nel giornalismo è una questione di scelte e di metodo. Poiché il giornalismo non è una scienza, ma un’attività intellettuale inserita in un contesto storico, economico e politico, i giornalisti devono decidere a chi serve il loro lavoro.
Se scelgono che il loro lavoro serve a soddisfare il bisogno di informazioni del pubblico, la loro credibilità dipenderà unicamente dalla loro capacità di seguire un metodo riconoscibile, dichiarato e applicato con coerenza, svincolato da qualsiasi umana simpatia o antipatia.
Se perdi la fiducia del lettore, infatti, la tua missione di giornalista decade. Qualunque altra cosa tu faccia dipende da quel rapporto di fiducia.
il direttore del New York Times, Paul Hayes ha detto:
“Se il lettore pensa, anche solo per un attimo di non potersi fidare di ciò che trova scritto sul giornale, il contratto è risolto”
Quando il pubblico sa che, su certi argomenti, il giornalista ha un “interesse privato”, sia pure innocente ed esclusivamente di tipo affettivo, ogni suo articolo su quel dato argomento o che riguardi, sia pure indirettamente, quella data persona, sarà SEMPRE scrutato e valutato con diffidenza, in questa ottica.
Se l’articolo sembrerà troppo “buono” penseranno che il giornalista si è lasciato influenzare dagli affetti.
Se l’articolo sembrerà troppo “cattivo” penseranno che ha calcato la mano proprio per fugare ogni dubbio.
È inevitabile. È umano. Può anche essere considerato ingiusto, ma questa è la realtà, e con la realtà bisogna sempre fare i conti. Non può essere ignorata.
Il buon senso e il “criterio di opportunità” suggeriscono giustamente in questi casi, di occuparsi di argomenti diversi da quelli che possono entrare in contatto e anche in contrasto con l’interesse, o comunque con quello che il pubblico ritiene essere un “interesse privato” del giornalista.
Quando si ignora questo comportamento di puro buon senso, è la realtà che si incarica di sfiduciarti e, prima o poi, di metterti di fronte a situazioni imbarazzanti dalle quali diviene difficile uscirne dignitosamente.
Meglio evitare. D’altronde non c’è mica solo la politica e i suoi annessi. C’è lo sport, c’è l’esperto Cristiani da intervistare sull’immancabile crisi degli affitti, c’è la Tirreno Adriatico, c’è il Tuscany sealife, … Hai voglia!
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