martedì 14 agosto 2018

Foce del BOTRO AI MARMI - AMARCORD



BOTRO AI MARMI  Dog Beach -
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Molti di voi non se ne sono mai accorti allora o non lo ricordano, ma negli anni dal 2004 al 2006 sulla spiaggia alla foce del botro ai Marmi si svolse una epica guerra fra la V armata dell’Ufficio Tecnico del Comune e quel fiumiciattolo puzzolente,  allora ancora gonfiato dagli scarichi del depuratore di Guardamare, che causava la non balneabilità permanente di quella spiaggia.
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Le campagne di questa guerra dei tre anni furono numerose, ma purtroppo, nonostante lo squilibrio delle forze in campo, si conclusero tutte con grandi caporetti ,  barlette e beresine, anche se la spiaggia tornò balneabile, ma solo grazie alla ripetuta asportazione da parte di vandali e conseguente scomparsa dei cartelli di divieto. Ricordi Paolo?
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Furono ingaggiati  esimi esperti in idraulica marina, che con gran lavorio dei tecnici dello Stato Maggiore, di Armate di operai, Battaglioni Meccanizzati di ruspe, Tubazioni in acciaio e Macigni in pietra di zavorra, provarono, con almeno tre epiche offensive, a intubare la foce del Botro ai Marmi per farlo scaricare oltre la spiaggia, in mare aperto.  Naturalmente, trattandosi di esperti certificati, ma non al livello dei ben più qualificati Aminti e Pranzini,  il mare si divertì sempre allegramente,  nel giro di un paio di settimane a disseppellire le tubazioni interrate alla meglio, e ad annodarle come fossero spaghetti.
Seconda campagna di intubamento 2005 con risultati deludenti - In fondo, sulla duna, i miseri resti della Prima Campagna dell'anno precedente

  Fu  un training un po' costoso, ma  i protagonisti impararono esattamente tutto quello che NON va fatto per intubare un fosso.


I miseri resti dell'ultima Campagna di Intubamento del 2006

Ancor oggi nelle notti di luna piena di dicembre,  tranci di tubo dall'aspetto sofferente emergono ululando dalla sabbia come zombie, per poi scomparire tristemente al primo levare del sole.

domenica 10 giugno 2018

Ma la formale promessa e impegno sul Consumo di suolo ZER0 - Dove è andata a finire?




Ricordate il solenne “Programma di legislatura del sindaco Bandini” ?
Punto 6 del programma) - Titolo:  ZERO e A CAPO
Impegno solenne:  azzerare il consumo di suolo
Quando uscì il Nuovo Piano Strutturale con decine di migliaia di nuovi metri quadrati previsti, tutti chiesero: “ma la solenne promessa di consumo di suolo ZERO dov’è finita?”
L’assessore all’urbanistica, dall’alto di uno specchio, rispose allora:
Sì vabbé son previsti 50 mila metri quadrati che in effetti sono un po’ più di zero, ma però erano già previsti nel PS del 1998 e anche se non sono mai stati realizzati, noi si considerano come già esistenti e quindi per noi valgono zero. 

La giustificazione non era per nulla convincente, né compatibile con la lettera e lo spirito della promessa fatta, ma fu dovuta mandar giù, anche perché non è che ci fossero molte alternative possibili.
Poi però sono cominciate anche le varianti anticipatorie del R.U.-P.O. che oltre ad anticipare il P.O. hanno cominciato anche a variucchiare il P.S. appena varato. Varianti numerosissime di cui si è già perso il conto. Molte di esse hanno previsto una caterva di nuovi metri quadrati di consumo di suolo ben superiori allo ZERO promesso e nemmeno già mai prima previsti.
Ricordiamo la misteriosa Discoteca, con annesse riposanti e silenziose residenze, il grande supermercato nord, fronte loculi, e molte altre, e ora un grande complesso di nuove costruzioni, naturalmente corredato da un gran numero di residenze.
Ma il consumo di suolo ZERO promesso, ripromesso, programmato, certificato e depositato?
Vabbé, ragazzi, se siete dei creduloni e prestate fede agli impegni del programma di legislatura, siete proprio degli ingenui. Vedete di crescere!
Variante detta dell'Ex Conservificio

AREA D (ex verde pubblico di progetto)
mq. 1.100 di residenze (seconde case)

AREA B
mq. 2.100 di attività urbane varie


AREA C
mq 1.200 di edilizia residenziale pubblica, almeno inizialmente.


TOTALE
mq. 4.400 di nuovo Consumo di suolo. Numero che a prima vista appare molto maggiore di Zero. E solo per questa variante.

domenica 8 aprile 2018

SLIDING DOORS - RITORNO AL FUTURO


Stamani, per caso, ho aperto Google Maps, sono andato su San Vincenzo, ho zoomato sul paese e sono trasecolato. Sullo schermo rivedevo di nuovo tutta la meravigliosa spiaggia di Viale Marconi. Non solo, c’era anche tutta la spiaggia, dalla Torre alla piazza della chiesa. Un’unica spiaggia davanti a tutto il paese, senza alcuna interruzione, esattamente così com'era fino agli anni Cinquanta. Sparite anche tutte le scogliere, i pennelli, le tinozze. Tutto tornato come nell’immediato dopoguerra. Cos’era successo?

Sono andato sulle FAQ di Google Maps, e ho trovato la spiegazione.
Per un errore commesso nella notte da un tecnico di Mountain View, erano state scambiate le pagine di Google Maps e così a noi apparivano quelle dell’altro universo parallelo (l’universo SV-bis) del quale purtroppo noi non facciamo parte, ma che è invece popolato da nostri avatar, alter ego.

L’universo SV-bis si autogenerò causalmente per una sliding door apertasi nel 2004 a seguito dello sprigionamento, proprio nel giorno delle elezioni comunali, di una nube di cloroformio che, uscita da una crepa sotterranea della cava di San Carlo, si era sparsa su tutto il comune.
L’intera popolazione aveva così dormito tutto il giorno e solo un giovane hippy locale, abituato a ben altre sostanze, si era svegliato ed era andato a votare. Il suo unico voto valido (ovviamente per una lista di suoi amici cannerecci) aveva comportato l’elezione di un sindaco e di un consiglio monocolore, assai arzilli ed estremamente alternativi a tutte le precedenti amministrazioni.

La nuova briosa giunta, preso atto che la decisione di ampliare il porto era, per varie ragioni, ormai irreversibile, aveva però deciso di bloccare immediatamente il progetto in corso e di adottare un percorso decisionale democratico e partecipativo, come si fa in tutti i paesi civili, quando sono in gioco opere (tipo porto e scogliere) dall’impatto e dalle conseguenze irreversibili per tutti i cittadini e anche per i loro figli e discendenti.
Il comune aveva quindi nominato una commissione con alcuni suoi funzionari e alcuni esperti e competenti in materia, di varie estrazioni tecniche e culturali.
Una volta scelto, dopo una lunga discussione al suo interno, il progetto di massima, questo era stato esaurientemente illustrato e pubblicizzato sui media. Quindi la commissione aveva tenuto numerose udienze pubbliche, alcune anche in piazza, nelle quali erano stati invitati a intervenire e a spiegare le loro posizioni e le loro controproposte progettuali: balneari, ambientalisti, operatori turistici, tecnici del posto, studiosi, blogger vari e, più che altro, tutti i cittadini che ne avevano fatto richiesta.
Alla fine delle udienze la Commissione aveva elaborato una relazione finale dove aveva risposto dettagliatamente ed esaurientemente a tutti gli interventi, e a tutte le proposte, nessuna esclusa, accogliendole o respingendole con le più complete motivazioni e aveva quindi preso la decisione finale, modificata sulla base dei contributi accolti, trasparente e motivata, e l'aveva sottoposta a Referendum popolare.

Il porto fu quindi realizzato, sulla base del progetto più condiviso, risultato vincitore, con gli stessi posti barca attuali, in nemmeno tre anni e, nello stesso importo previsto inizialmente (26 milioni), si riuscì anche a eseguire - così come era stato previsto nel progetto finale - anche le opere di recupero e ripristino di tutte le spiagge cittadine, così com’erano in origine e fino al dopoguerra.

Purtroppo l’illusione è stata di breve durata. Google, appena ricevute le prime segnalazioni, ha subito corretto l’errore e ora sullo schermo sono riapparse le orride piazze di cemento, i capannoni di lamiera e più che altro è di nuovo scomparsa tutta la spiaggia continua e senza interruzioni del paese.

Ho fatto domanda di trasferimento nell’universo SV-bis, ma mi hanno detto che son procedure lunghe e dall’esito incerto… Aspetterò.




mercoledì 21 marzo 2018

Ex Faro di via Pianosa - Skyline e Conteggi innovativi



19 dicembre 2017
CONTEGGI URBANISTICI INNOVATIVI
Con i conteggi eseguiti secondo la lettera dell'art. 10/g del DPGR Toscana 11/11/2013 n.64/3, mancherebbero circa 100 mq. rispetto a quelli previsti dal progetto.
Sarà il caso di riverificare questi conteggi?
Mica per altro, solo per sicurezza e tranquillità di tutti.

https://www.facebook.com/groups/sanvincenzo/permalink/1331754446928476/

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art. 10/g - Le autorimesse con altezza inferiore a ml. 2,40 e prive di dotazioni igieniche sanitarie (come quella sopra in giallo preesistente), sono escluse dal calcolo della SUL e quindi la loro superficie e il loro volume (inesistenti) non potrebbero essere recuperati per utilizzarli nella nuova costruzione, come invece qui sotto pare sia stato fatto.

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Art. 10/g - "Le autorimesse (come quelle qui sotto) dotate di requisiti igienico-sanitari e di dotazioni atte a consentire la permanenza ancorché saltuaria di persone" NON sono escluse dal computo della SUL al contrario delle normali autorimesse "non saltuariamente abitabili". E quindi sostituiscono SUL (superficie utile lorda) con necessità quindi di conteggiare quegli 82 mq., tratteggiati in celestino, che qui sotto sono stati invece esclusi.
Va rilevato che i bagni a servizio delle autorimesse sarebbero bagni regolari (secondo il Regolamento edilizio) anche per vani abitativi, con superficie regolare e dotati di finestra e di disimpegno. Quindi integrano perfettamente i requisiti atti a consentire la permanenza di persone di cui alla norma regionale.

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28 settembre 2017
SKYLINE ALTERATO - PIU' DI COSI' !
A seguito del rialzamento, una porzione del nuovo skyline percepibile dal mare risulterà rialzata e quindi alterata.

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18 settembre 2017
C' E' UN BUCO IN QUELLO SKYLINE

Da un tratto di via Serristori si può apprezzare una porzione della vista verso il mare, e viceversa, che verrà ostruita a seguito del rialzamento, con conseguente parziale ostruzione di quel buco esistente nell'attuale skyline.
https://www.facebook.com/groups/sanvincenzo/permalink/1256980887739166/

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2016 
BUCHI E ALTRE STORIE
Le vecchie spassose teorie dei buchi nel PRG e delle mansarde che non fanno SUL, attualmente provvisoriamente abbandonate, ma pronte a risorgere in caso di, sia pure insperati, sviluppi giudiziari, presso il Consiglio di Stato.


sabato 10 marzo 2018

Vicenda BARCACCINA - Il TAR dispone la trasmissione del fascicolo alla Procura della Repubblica - O che gli è preso al TAR? Mah!




Ricordate l'avviamento milionario previsto per la BARCACCINA?
Il TAR ha dichiarato irricevibile (per notifica oltre i sessanta giorni previsti) il ricorso del privato contro l'indennizzo milionario a favore del vecchio concessionario, imposto ai terzi partecipanti alla gara.
Nella sentenza il TAR ha però disposto 
la trasmissione del fascicolo alla PROCURA della REPUBBLICA, 
perché:
A) la precedente vicenda contenziosa; 
B) la misura RILEVANTE dell’indennizzo previsto a favore del concessionario uscente; 
C) il costante e noto orientamento della S.C. di Cassazione che ESCLUDE, al di fuori dei casi espressamente previsti, l’applicabilità ai rapporti concessori delle norme che prevedono il PAGAMENTO DELL'INDENNITA' DI AVVIAMENTO commerciale a favore del conduttore alla cessazione del rapporto locatizio avente ad oggetti immobili a destinazione commerciale, 
potrebbero astrattamente costituire elementi atti ad integrare la fattispecie penale dell’ABUSO di UFFICIO.»
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In effetti anche a tutti noi incompetenti legali, ma cultori solo del comune buon senso, era apparsa assai stravagante la previsione di un indennità di avviamento (milionaria) a favore del titolare di una lunghissima (trentennale) concessione pubblica ormai arrivata a scadenza e oltretutto su di un fabbricato iper ammortizzato, ormai fatiscente e destinato alla demolizione. Indennità invece ultra milionaria, come stabilito dal perito giurato.

La nuova concessione cinquantennale del 2014 è stata a suo tempo annullata dalla sentenza 1804/2016 del consiglio di Stato che aveva quindi travolto anche il rogito notarile rep n.14997 del 26 marzo 2014 di concessione, da parte del Comune, del diritto di superficie. Ma quel contratto è poi mai stato revocato? Si spera proprio di sì, con relativa cancellazione della trascrizione, su quell' immobile, della concessione dichiarata illegittima dal C.d.S.

La demolizione del fabbricato che in teoria doveva essere già avvenuta, per ora non si è vista e la vecchia concessione ormai scaduta il 31.12.2016 che fine ha fatto? Si intende prorogata e via? Nonostante quanto stabilito dal Consiglio di Stato? Con quale provvedimento poi? Nel 2017 è tutto andato avanti un po' così. A maggio 2018 si riapre tranquillamente come se nulla fosse?
Domande che vengono naturali. Infatti si è un po' perso il filo.

Però almeno il TAR, sulla faccenda, sembrerebbe avere le idee abbastanza chiare. Idee non molto lusinghiere, peraltro. Vedremo.
Vicenda davvero appassionante, come tante altre ultimamente, nel nostro paesello.


https://www.facebook.com/groups/sanvincenzo/permalink/934468506657074/



La splendida e favolosa perizia milionaria. 
http://159.213.113.213:8080/jattiwebsanvincenzo/AttiPubblicazioni?servizio=Allegato&idDocumentale=59820


Addirittura anche Filippi si sentì in dovere di operare una riduzione del 30% sull'importo della perizia giurata del ragioniere perito nominato dal Comune.
http://159.213.113.213:8080/jattiwebsanvincenzo/AttiPubblicazioni?servizio=Allegato&idDocumentale=59819


Il geom. Filippi nella stima d'Ufficio riprende la perizia Pacchini, ma pensa bene di ridurre l'importo da 1.465.145 euro stimato e giurato dal perito (importo del compenso circa 11 mila euro) ad un importo ridotto (si fa per dire) di 1.019.110 euro, con una riduzione secca di oltre il 30%









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