domenica 3 agosto 2014

Autostrada - Forse, purtroppo, ci siamo. Se i Comuni interessati non agiscono subito, poi sarà troppo tardi.

La Stampa - 3 giugno 1975
Il titolo e l'articolo sopra, sono di quasi quarant'anni fa, ma purtroppo, a breve, potrebbe ritornare attuale. E questa volta, definitivamente.
Se infatti fra qualche giorno, o a settembre, il decreto Sblocca Italia, stanzierà i 270 milioni richiesti dalla SAT, questa rischia davvero di essere la volta buona per l’inizio dei lavori del lotto 2 dell’Autostrada Tirrenica (San Pietro in Palazzi – Scarlino) per il quale è già tutto pronto da anni: progetto esecutivo e piano esecutivo degli espropri.

Il tempo ormai stringe. Il Comune di Livorno e alcuni Comuni della Val di Cornia, si sono già mossi per opporsi a questa sciagurata evoluzione che sembra ormai avviata al punto di non ritorno. Ma non essendo il loro territorio interessato dal tracciato, la loro opposizione sembra priva di effetti concreti.
Nessun Comune direttamente interessato dal tracciato, come San Vincenzo, si è ancora mosso, mentre appare essenziale che invece si metta in azione e lo faccia subito, prima che sia troppo tardi.

Infatti tutte le forze presenti nel Consiglio Comunale di San Vincenzo si sono già dichiarate o contrarie in toto all’autostrada, o contrarie al tipo di autostrada che si sta delineando.
In particolare la maggioranza e Bandini, nel programma, hanno definito INACCETTABILE l’autostrada, senza l’esonero del pedaggio o senza le complanarI.  

Ma Siccome:
1) l’esonero del pedaggio, se ci sarà, sarà parziale e non sarà a carico della SAT, ma a carico dello Stato e quindi dei cittadini.
2) le complanari, ormai è stato definito, non ci saranno, non solo perché troppo costose a realizzare, ma anche perché con esse, l’autostrada resterebbe ancor più deserta e la SAT  non incasserebbe abbastanza pedaggi. Solo l’ingorgo continuo e invivibile che si registrerà inevitabilmente negli attraversamenti dei paesi come il nostro, potrà infatti indurre qualche automobilista di passaggio a pagare la gabella pretesa dalla SAT.

L’INACCETTABILITA’  dell’autostrada, a queste condizioni, è ormai scontata e definita anche per la maggioranza e per Bandini, e quindi, a meno ché non vogliano fare carta straccia del loro programma, debbono metterlo in pratica, annunciando ufficialmente e attuando assieme alle altre forze politiche, tutte le azioni di opposizione e boicottaggio che un Comune può attuare sul proprio territorio per impedire o ritardare  ogni operazione di modifica dello stato dei luoghi, ogni occupazione, ogni esproprio.

Queste azioni possono essere portate avanti, oltre che a livello politico e mediatico, per mezzo di Ordinanze per impedire il transito ai mezzi pesanti di cantiere (vedi Venturina per camion Sales), di delibere di Consiglio Comunale di vincolo immediato in salvaguardia delle fasce di terreno a lato della variante Aurelia, per ragioni storiche e paesaggistiche, più altri marchingegni che i sapienti professionisti di cui il Comune si avvale, sapranno senz’altro indicare.

Se, inoltre, sapremo fare da traino ai Comuni limitrofi attraversati dall’autostrada (Cecina, Castagneto, Campiglia, Piombino, Follonica ecc.) il risultato potrebbe risultare al di là di ogni aspettativa.
Anche il ricatto della 398, la bretella per il porto di Piombino, sarà facilmente smontabile, in quanto (visto che sarà pagata dallo Stato e non dalla SAT) la bretella potrà essere tranquillamente eseguita e collegata alla attuale variante, senza alcuna necessità di fare alcuna autostrada.

Tutto quanto sopra è però URGENTISSIMO.
Il Comune di San Vincenzo, o comincia a muoversi ora, subito, prima di settembre, con atti concreti, non con generiche prese di posizione che né la SAT, né il Governo, né la Regione, nemmeno leggono, tutto sarà probabilmente tardivo o inutile e….. davvero imperdonabile.


Il Tirreno - 26 luglio 2014


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