sabato 1 giugno 2013

Il colpevole principale è il pennello della spiaggia nord. Levatelo subito



GreenReport – 5.7.2007 – Intervista a Umberto Bianconi (Responsabile Porti e Aeroporti)
Colui che autorizzò il porto di San Vincenzo per conto della Regione Toscana.
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Per capirne qualcosa di più abbiamo parlato con UMBERTO BIANCONI, responsabile del settore Logistica, «Porti e Aeroporti della Regione Toscana.
«Sono contento di poter spiegare bene la situazione di San Vincenzo, che rappresenta un MODELLO per tutti gli approdi della Toscana».
Prego.
«A San Vincenzo le correnti tirano da nord verso sud, quindi il vecchio porto ha provocato un accumulo a nord e l’erosione a sud, cioè a Rimigliano.
Il comune con la Regione ha fatto l’unica cosa che poteva fare visto che era impossibile togliere il vecchio porto, un armadio di cemento fatto negli Settanta che provocava solo danni.
Ha deciso di ampliarlo, peraltro passando solo da 250 a 370 posti barca, MIGLIORANDO l’impatto ambientale attraverso una DIVERSA SAGOMATURA che permette alla sabbia di passare di sotto e di limitare l’erosione.
Ecco perché il porto di San Vincenzo è un esempio di approdo turistico sostenibile».
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Quindi il porto fu autorizzato nell’ipotesi tecnica che la sagomatura raccordata con la costa nord, permettesse alla sabbia di scorrere verso sud, aggirando dolcemente il porto e rifornendo naturalmente le spiagge a sud. (vedi foto aerea),
Era già una bella scommessa, ma in pura teoria aveva qualche plausibilità.
Poi qualche mente brillante dello staff tecnico comunale decise che per proteggere la spiaggetta del Bucaniere ci volesse il pennellone di massi davanti a viale Marconi (non autorizzato e del tutto contrario alla filosofia alla base dell’autorizzazione).
E la povera sabbia che doveva scorrere lungo la dolce curva della diga foranea e riversarsi a sud ?
Miseramente bloccata per sempre dal pennellone di sassi sganasciati e semiaffioranti.
E il bello è che la spiaggetta di Viale Marconi che il pennellone doveva proteggere, sta riducendosi, anno dopo anno, ridotta dal pennello ad un cul de sac, ad un’immonda discarica sassosa di immondizia.
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Ora le spiagge a sud del porto, prive di apporto sabbioso, stanno sparendo. E allora vai coi salami, vai coi pennelli emersi e sommersi, vai coi milioni di euro.
Probabilmente tutti soldi buttati.
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Perché invece non levate l’inutile pennellone di viale Marconi, ripristinando l’originaria filosofia del progetto ?
Un po’ di sabbia comincerà forse a fluire verso sud e anche la spiaggetta residua di Viale Marconi, lambita dalla corrente nord-sud tornerà pulita e piano piano, anche i sassi finiranno.
Certo, qualcuno dovrebbe prima ammettere di aver fatto una clamorosa cazzata.
Quindi non si farà mai. Almeno fino alla prossima mandata di pensionamenti.

Subito qui sotto è ben visibile il pennello nord che sbarra la corrente sotto costa, nord-sud
In alto il pennello semisommerso di massi che ha interrotto il flusso naturale nord-sud delle correnti sottocosta.
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LEVATELO SUBITO, prima che sia troppo tardi !

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Gli errori di progettazione e di esecuzione



2 commenti:

stanca ha detto...

Sei sempre puntuale nelle denunce di sconci fatti da una amministrazione totalmente incapace anche nel fare i propri interessi con intelligenza, si fanno scoprire sempre per quello che sono, come morti di famme si avventano sul piatto, del resto il sanvincenzino è per la maggior parte sordo e non vedente, l'intruglio di coop scuole mense giardinieri inpiegati che lavorano al nero, bustarelle nemmeno tanto nascoste...che si può pretendere? La fogna puzza meno e i ratti "LORO"lordano tutto. Lo schifo continua e nuovi"vecchi" volti son già pronti a dare il cambio ma..la marcia è sempre quella

Anonimo ha detto...

maiali schifosi!

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