domenica 26 agosto 2012

New San Vincenzo - Un presente amaro - Un triste avvenire - La bellezza e la serenità gettate per un piatto di lenticchie - E l'autostrada che incombe

1) San Vincenzo, un paesino splendido e unico, cementificato a tappe forzate e trasformato negli ultimi venti anni in una città disordinata e caotica d'estate e spettrale d'inverno.
2) Un nuovo porto fuori dimensione che ha sepolto sotto migliaia di tonnellate di cemento le meravigliose spiagge cittadine, separando  per sempre il paese dal suo mare, ormai invisibile e lontano.
3) Con il prossimo Piano Regolatore 2010-2020 Giommoni (compensi = 121.000 + 99.000 = 220.000 euro), l'edificato che, secondo il nostro archistar, si è espanso troppo caoticamente, sarà "ricompattato" (sic) saturando ogni spazio ancora rimasto libero, all'interno del centro abitato e completando il disastro.
4) Con la prossima trasformazione (con il placet del Comune) della superstrada nell'autostrada più cara d'Europa, il tratto cittadino della vecchia aurelia che rispetto al 1980 è stato ristretto e semipedonalizzato, tornerà ad essere percorso da torme di automobilisti e camionisti che non potranno permettersi di pagare un pedaggio autostradale scandaloso, con le conseguenze sconvolgenti che tutti possono immaginarsi.
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Tanti dolori, rimpianti e tante paure per San Vincenzo e per i suoi abitanti che, però va detto, continuando a votare compattamente i vari Roventini e Biagi, con annessi i vari Filippi, Giommoni e compagnia cantante, un po' se la sono voluta.


Qui sotto la situazione della viabilità nei primi anni 80, subito prima della realizzazione della superstrada. Presto ci ritroveremo in quella stessa situazione, ma con un'Aurelia che non è più la statale che si vede sotto, ma che è ormai divenuta un lungo parcheggio cittadino, con strettissime corsie di passaggio e ridottissime ridicole rotonde. Sarà un incubo.

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