giovedì 5 luglio 2012

Porto Turistico - E' arrivato il conto dell'avvocato - Ammazza che botta! - Ma forse pagherà il dirigente.

Ricordate la vicenda del Porto Turistico portata avanti dal Comune con metodi che definire disinvolti è dir poco?
Ci fu un ricorso contro le procedure giudicate illegittime ed il TAR della Toscana, nel 2007, lo accolse giudicandolo più che fondato.
Il Comune volle ricorrere al Consiglio di Stato che, con sentenza tuttora ritenuta incomprensibile, accolse il ricorso, annullando  la sentenza del TAR, sostanzialmente con la motivazione che ormai la costruzione era in corso e che una sentenza negativa avrebbe provocato troppi danni.
Grazie ai misericordiosi giudici del Consiglio di Stato, il Comune di salvò per il rotto della cuffia ed i cittadini si ritrovano oggi quella mostruosità scellerata, orribile e dannosa.
I giudici di Roma, tuttavia, vergognandosi di quella sentenza, non accollarono le spese legali alla parte soccombente, come normalmente accade, ma compensarono le spese. Le spese di ogni parte rimasero cioè a carico della parte stessa, senza possibilità di farsi rimborsare dalla parte perdente.
Oggi, al Comune di San Vincenzo, è arrivato il conto dell'avv. Grassi che fece il ricorso al Consiglio di Stato.
La Determina n. 345 del 2 luglio 2012, (QUI) che, essendo scritta in ostrogoto, risulta in più parti incomprensibile, da atto tuttavia di tre fatti incontrovertibili:
1) che si sta parlando, come recita il titolo, delle "Controversie davanti all'Autorità Giudiziaria Amministrativa. porto turistico. Competenze avv. Renzo Grassi"
2) che la determina riguarda esclusivamente il ricorso al Consiglio di  Stato per il Porto Turistico; infatti l'incomprensibile riferimento ad un'altra delibera è evidentemente frutto di un errore materiale.
3) che l'importo complessivo richiesto dall'avv. Renzo Grassi e accolto con entusiasmo dal Comune, è nientepopodimeno che di €. 35.185,54
In pratica lo stipendio annuo di un funzionario.
Bella boccia per un singolo ricorso, specie in tempi di vacche magre, anzi magrissime, con le tariffe minime professionali ormai abolite da tempo.
Certamente del Comune di San Vincenzo, visti anche i munifici compensi che elargisce ad architetti e responsabili unici dei lavori, di tutto si può dire, ma non che non sia un Comune splendido nelle sue elargizioni per servizi professionali.
Peccato che tutto questo splendore e questa inusitata generosità si debbano pagare noi a forza di multe, pedaggi, parcheggi e tasse.
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C'è una speranza però.
Il Comune di San Vincenzo è uno dei pochissimi Comuni i cui spericolati dirigenti non osservano quanto stabilito dall'art 3 commi 44 e 45 della legge 24 dicembre 2007 n. 244 che dispone che:
Il dirigente che (a partire del 1.1.2008) liquida una notula per un incarico esterno senza che questo sia stato preventivamente inserito in un apposito elenco degli incarichi, consultabile on-line, permanente e contenente il nome del percettore, la ragione dell'incarico, e la cifra lorda erogata, è soggetto a responsabilità erariale e tenuto a rifondere all'erario l'esatto importo di tutte le somme illegittimamente erogate, senza possibilità di minore quantificazione.
I nostri dirigenti (forse perché imbarazzati dall'entità delle somme liquidate) hanno completamente omesso di inserire sul sito del Comune questo obbligatorio elenco degli incarichi, consultabile on-line in modo permanente, violando la norma di cui sopra e rimanendo quindi assoggettabili alle pesantissime sanzioni previste.
Sappiamo che la sezione toscana della Corte dei Conti, a seguito delle molte segnalazioni a lei pervenute,  ha acceso un faro sul nostro Comune. Speriamo che vada fino in fondo.
Si ricorda che la sanzione minima per il dirigente che liquida il compenso è pari alle somme illegittimamnete erogate e non regolarmente pubblicizzate nell'apposito elenco.
Dal 1 gennaio 2008 ad oggi le sole notule pagate, senza osservare questa normativa, a società di progettazione, ingegneri, geologi, architetti e avvocati assommano ad una cifra di gran lunga superiore al milione di euro.
Ci vorranno dei mutui.
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Regolamento del Comune di San Vincenzo sugli incarichi di progettazione:
l'art. 13.2  prevede un elenco pubblico degli incarichi di progettazione "agevolmente consultabile".
FACCIA TOSTA INCREDIBILE:  Neanche il regolamento, da essi stessi fatto, rispettano.
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per approfondire:
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/responsabilita-erariale-del-dirigente.html

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ma tanto non pagherà nessuno,
ecceto noi.

Anonimo ha detto...

Ma non c'era la possibilità di denunciare gli sprechi? dov'è il sito? sommergiamolo di denunce, c'è solo l'imbarazzo della scelta, il comune è un pozzo di materiale
Antonietta

stanca ha detto...

Questi sono da manicomio, anzi andrebbero schiacciati come pidocchi appena nati

stanca ha detto...

Se interessa, entro il 30 luglio, ogni cittadino può recarsi al proprio comune e firmare per il referendum sull'abolizione parziale della indennità dei parlamentari, naturalmente, come sempre avviene, giornali e tv non hanno detto niente ma se qualche anima pia si potesse dare una mossa e firmare..qualche soldino "forse" si risparmierebbe

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