venerdì 11 maggio 2012

Comune di Piombino becco e bastonato - La SAT, ottenuti i pedaggi, ha definitivamente archiviato la Bretella di Piombino.

Ottenuto dal Comune e a ruota, dalla Regione,  l'assenso al pedaggio. La SAT ha deciso che la bretella è troppo costosa e che non ne farà di nulla.
Passata la festa (pedaggio), gabbato lo santo (Anselmi).
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In ogni caso, bretella o non bretella, con quel pedaggio (Piombino-Livorno solo andata: 14 € per le autovetture; quasi 30 € per i camion), tutti gli autotrasportatori del nord chiederanno di caricare e scaricare a Livorno e tanti saluti. (Quelli del sud in compenso andranno a Civitavecchia).
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Lo scorso anno la SAT decise che i tempi erano maturi per tentare il colpo gobbo e cioè, piangendo miseria, ottenere il pedaggio dovunque e per tutti, cambiando completamente le carte in tavola rispetto al progetto approvato nel 2009, dove si prevedeva la gratutà per tutti, all'interno della provincia.
Per riuscire in questo colpo di mano, a prima vista improponibile, la SAT ha messo in campo tutti i suoi uomini. Il presidente: il dalemiano di ferro Antonio Bargone ed il Commissario straordinario governativo: il matteoliano Antonio Bargone, ed ha confidato nel consueto benevolo sguardo  dell'ala infrastrutturale del PD toscano: Conti (ex assessore regionale infrastrutture e attuale responsabile nazionale PD Trasporti), Tortolini (responsabile PD toscano Porti, Trasporti, Infrastrutture)  e gran parte della Direzione della federazione PD della val di Cornia.
Per ottenere il placet della Regione era però essenziale ottenere almeno una non opposizione da parte dei sindaci del territorio, almeno i più importanti.
Qual'è stato il grimaldello che ha spalancato la porta del pedaggio che avrebbe dovuto restare ben serrata da parte dei Comuni e dei sindaci?
Il grimaldello è stato l'accordo col Comune di Piombino, siglato nel dicembre scorso, minacciando, in mancanza del pedaggio, di non realizzare la sospirata bretella, con prolungamento delle 398 fino al Porto.
Terrorizzato da questa ribalda minaccia, Piombino ha chinato il capo accettando il pedaggio e il Sindaco per difendere il suo indifendibile operato, si è poi spinto addirittura a tacciare di "provinciali e retrogradi culturali" (1) gli elbani preoccupati  del pedaggio.
Sulla scia del collega di Direzione Anselmi, anche gli altri sindaci della val di Cornia, sono riusciti solamente a balbettare penose e timide richieste di qualche elemosina per i residenti, timorosi di sembrare anch'essi "provinciali e retrogradi culturali".
Dopo aver ottenuto il placet da Piombino ed un non opposizione dagli altri sindaci, alla Bargoniana SAT è stato molto più facile abbarbagliare anche la Regione, strappandole (oltre ai 20 milioni di grazioso contributo già concesso per la bretella) anche un consenso di massima sul pedaggio più caro d'Europa, con una vaga assicurazione di qualche elemosina misera, per pochi, condizionata  e limitata nel tempo.
Naturalmente anche queste misere offerte, fra qualche anno, una volta realizzata l'opera, con la scusa della crisi e dei soliti minacciati licenziamenti, saranno regolarmente disattese.
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Non ci credete? Vediamo il progetto definitivo della Bretella di Piombino:
Il progetto definitivo del tratto Rosignano-Grosseto pubblicato sul sito della SAT  (qui). (in fondo al documento, dopo la relazione)
Appare, ben evidenziata in viola,  la BRETELLA di PIOMBINO (tavola particolare SUA005).
Per ogni altro tratto di autostrada (Donoratico, San Vincenzo, Venturina, Riotorto, Follonica), clikkando sui relativi quadrati rossi, si aprono le tavola dei particolari definitivi a grande scala, del tracciato in quella zona.
Clikkando sulla bretella di Piombino, si apre la tavola dei particolari: SUA005. Vediamo cosa contiene!


SORPRESA.
La tavola di progetto che si apre clikkando sulla Bretella di Piombino, non è la SUA005 annunciata, ma la SUA207-1 che in realtà rappresenta il tratto fra Ansedonia e Pescia Romana, in Comune di Capalbio (qui)
Una grandissima presa di culo. La tavola della bretella non esiste perché il progetto non esiste. E allora per mascherare la cosa, visto che si tratta di grandi tavole, di difficile scaricamento e visualizzazione, è stata messa un'altra tavola qualsiasi, tanto chi vuoi che se ne accorga. Infatti fino ad ora.....
In ogni caso la SAT in questi ultimi giorni, sentendosi ormai in una botte di ferro, ha iniziato a far trapelare anche ufficialmente questa sua ormai presa e risaputa decisione: niente più bretella.
Sai, caro sindaco, c'è la crisi. Bisogna rassegnarsi.
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(1) “Temo di avere una originale posizione - ha detto Anselmi - le autostrade devono essere pagate. Ma sento che - dopo le richieste che arrivano dal nostro territorio - anche l’Elba non vuole pagare: dichiariamo allora che l’autostrada è un problema e di questo bisogna assumersene le responsabilità. Noi vogliamo un’autostrada per collegare i nostri porti con il mondo. Ma se questo viene considerato un diritto e allora si pensa che non si debba pagare, le cose si complicano”.

“La mia posizione sul pedaggio – ha ulteriormente precisato Anselmi - è chiara: si deve pagare e i pendolari devono avere forti sconti. Questa idea che l’autostrada non si debba pagare è una posizione provinciale. La gente che non vuole pagare nulla è un po’ retrograda culturalmente.
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Fra qualche anno, quando tutti si saranno resi conto sulla propria pelle di quanto saranno stati impoveriti dal pedaggio dell'inutile autostrada, queste frasi intrise d'amore per il pedaggio, con tanto di firma, dovranno essere riportata sulle lapidi della Val di Cornia-Elba, a perenne gloria di chi le pronunziò.
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Altri pensosi commenti:
Matteo Tortolini - Firenze, 14 giugno 2011
“Il completamento dell’autostrada Tirrenica è cruciale per economia toscana e quindi la posizione del Partito Democratico è quella di andare avanti speditamente sulla sua realizzazione nonostante l’ammanco ingente di risorse a causa delle scelte del Governo che creano sollecitazioni sui territori. La Toscana non può essere tagliata fuori dal processo di modernizzazione che passa anche da questa infrastruttura”.
Valerio Fabiani segretario - 11 agosto 2011
Accertata secondo il Pd l’impossibilità dell’esenzione totale dal pedaggio per i residenti, l’obiettivo adesso riguarda l’esonero per alcune categorie e un pagamento agevolato per le altre. «Dire solo no al progetto non va bene. Siamo pronti a discutere su tutto, tenendo conto che ci troviamo davanti a una sfida collettiva che richiede un atto di coraggio.
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2012/04/autostrada-colpo-con-destrezza-no.html
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2012/05/autostrada-tirrenica-perche-la-regione.html

2 commenti:

daver ha detto...

A parte il link sbagliato hai qualche prova di quello che dici?
Quando si vuol far giornalismo si verificano le informazioni e ci si firma.Questo mi sembra il solito blog da fanatico...

Rimigliano ha detto...

I due maggiori esponenti della SAT, Bargone e Bergamo, hanno già più volte anticipato (per ora a voce) che la bretella farebbe saltare il piano finanziario aggiornato dell'opera (che per ora, nonostante le molteplici sollecitazioni a presentarlo, tengono accuratamente riservato.)
In ogni caso hanno fatto sapere che ci potrebbero essere delle ulteriori trattative (in cambio della rinunzia a chiedere sconti significativi per residenti e pendolari) ma che oltre Gagno, TASSATIVAMENTE non si potrà mai andare.
Il link non è sbagliato (sarebbe l'unico fra l'altro) è un trucchetto per oscurare il fatto che per il tratto Gagno-Porto, SAT non ha predisposto e non predisporrà neppure il progetto definitivo come per tutti gli altri tratti. Se costretta ci infilerà il vecchio progetto di massima. Per lei i soli costi del progetto definitivo, per non parlare di quello esecutivo, sarebbero soldi buttati.
L'unico modo per proseguire oltre Gagno fino al Porto sarà solo ed esclusivamente il frugarsi tasca da parte della Regione.
Naturalmente oltre i 20 milioni già stanziati e ormai già metabolizzati dalla SAT.
Ricordi la regola aurea dell'imprenditoria politicizzata?
Pubblicizzare i costi e privatizzare i profitti.
Caro Daver (non anonimo e non fanatico) riparliamone pure fra qualche mese, e vedrai.
Ciao.

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