mercoledì 19 ottobre 2011

La faida dei colombacci di Rimigliano

Che si dice fra gli amanti del genere, "in loco".
80 esemplari di Anas platyrhynchos e 1 esemplare di Homo sapiens? 
Espressione intelligente. Fiero dell'impresa compiuta. CHE STRONZO!
Spulciando (absit iniuria verbis) nelle discussioni sui Forum dei Cacciatori dal 14/10 al 18/10

Avete letto ?
http//iltirreno.gelocal.it/livorno/..Capanni-5142031
Senza parole.... bei bastardi!!!
Botik

Sì, e purtroppo al 99% gli autori del misfatto hanno la licenza di caccia. Non li chiamo cacciatori di proposito. So cosa si prova...
Alessandro

Concordo al 100%
Forse lì non potervici cacciare.... o forse l'impossibilità di cacciare nelle immediate vicinanze rispettando le distane regolamentari.
In diversi forum leggo di cacciatori che propongolo la distruzione di appostamenti fissi in luoghi di passo dove l'anno prima tiravano a volo e adesso non possono più andarci.
Botik
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Io abito a 10 chilometri dalla tenuta di rimigliano. Quel Capanno è il migliore di tutta la zona e credo proprio anche io che ci sia lo zampino di "cacciatori"..l'invidia porta a far cose inimmaginabili..
Leo

Quanto occorso al capanno dei colombacci nella tenuta di Rimigliano Li e' di una gravita' inaudita, 200.000 euro circa di danni,piante secolari abbattute,nel raid sono morti anche dei piccioni volantini,
questa non e' opera di vandali come denunciato dal quotidiano il Tirreno ma si tratta di "cacciatori" che invidiosi del numero di catture altrui non hanno trovato di meglio che rifarsela con tutto cio' che gli e' capitato a tiro..Al mio paese,pochi km in linea d'aria da Rimigliano,sono anni ed anni che la maggior parte degli appostamenti ai colombacci subiscono danni piu' o meno gravi, io stesso circa due settimane fa' scrissi al Tirreno per denunciare queste malefatte,si va dal taglio della vegetazione presente ed anche alla sua distruzione attraverso l'irrorazione di diserbanti o veleni vari,furto di piccioni o loro scodatura per renderli inservibili,furti di materiali vari come scale e ponteggi da edilizia,
adesso questo di Rimigliano mi sembra la goccia che ha fatto traboccare un vaso gia' abbastanza colmo,il mondo della caccia purtroppo e' composto anche da questi delinquenti e' bene saperlo ed e' l'ora di farla finita di descrivere la caccia come una realta' di gentiluomini.
Eppoi colpiscono sempre nel periodo del passo autunnale mettendo in costernazione,sopratutto morale,decine e decine di gente onesta che vorrebbe solo trascorrere qualche giornata di caccia ai colombacci in compagnia di amici e familiari improntata alla sportivita' verso i selvatici ma anche verso l'appostamenti concorrenti e senza ricorrere a sotterfugi vari per danneggiare gli altri e guadagnarne in termini di catture,purtroppo questa gentaglia la fa sempre franca e nonostante le innumerevoli denunce all'organi competenti almeno sino ad oggi nessuno di questi malfattori e' stato assicurato alla giustizia.Speriamo che i colombacci in piu' che catturano gli vadino di traverso nello stomaco e debbano ricorrere al pronto soccorso,altra speranza e' che una buona volta vengano sorpresi nell'esercizio delle loro malefatte,io allora a quel punto non vorrei essere nei loro piedi.. ma se la meriterebbero una bella lezione per direttissima senza rito abbreviato e sconti di pena vari
Giannetti Luciano

Si,hai ragione!non gliene frega niente a nessuno!tantomeno alle assoc.venat. pensa che in quasi 20 anni di queste malefatte che elencavo prima mai e poi mai nessuna associazione ha preso posizione per condannare questi atti,a loro interessano le tessere,mica so scemi
Giannetti Luciano

E' sempre successo purtroppo, specialmente in toscana. Negli anni d'oro dei sasselli (70/80) dalle mie parti quando andavi nei punti caldi se qualcuno non restava alla macchina a fare da guardia non tornavi a casa per via degli squarci nei copertoni.
Ieri come oggi è una cosa vergognosa ed inaudita arrivare a tanto per invidia e gelosia
Help computers

Anche noi abbiamo subito....l'orda barbarica al nostro capanno in quella zona....
Rubate un sacco di cose al solo scopo di fare uno spregio, ma quello che è accaduto a Rimigliano è inimmaginabile. Si tratta della miglior tesa della Toscana , non parliamo di n° di colombi abbattuti perchè qualcuno non ci crederebbe , ma era una vera e propria opera d'arte , un qualcosa di forse irripetibile.
L'annata per loro è andata....se c'è la magistratura di mezzo dovranno aspettare anche solo per rimuovere piante e tralicci caduti , e rimettere in moto un appostamento come quello prevede mesi e mesi di lavoro.
Invidia...di sicuro ?....non diamo per scontato che azioni tanto incisive siano solo a carico di cacciatori....anzi sono spesso portate avanti da gruppi di animalisti i quali sanno molto più di quanto noi possiamo immaginare e non hanno la minima paura di creare danni economici altissimi . Guardate cosa è accaduto a quell'allevamento di fagiani...centiania di migliaia di euro di danni.... E tutte le volte che sono loro i danni sono enormi.
La zona....è molto conosciuta da questi individui, intorno ci sono parchi e oasi , anche se la tesi dell'ividia di altri colombai è forse la più accreditata.
Francesco Bini

Ora coinvolgono il mondo venatorio ma guarda ......pero' non ci coinvolgono mai quando si tratta di prendere una quota per quei capanni a migliaia di euro all'anno ora je serve avere una mano.....si dice che siano cacciatori invidiosi quelli che hanno agito una cosa e' certa, le riserve dovrebbero cacciare animali di riserva ovvero polli e lepri lanciate e non selvaggina di passo senza nessun tipo di controllo, e quei capanni detto da persone che ci conoscono fanno numeri a tripla cifra senza mai subire un benche' minimo controllo, per dirla bene mi dispiace per gli alberi ma dei capanni non me ne frega un beneamato cazzo.
E' un po la stessa cosa di alcune valli venete con capanni affittati a 100.000 euro l'anno per ricconi che sparano a selvaggina di passo.....bello eh e gli altri se la ponno pja' n'der culo
Cicalone

Se è per questo, a me disturbano più i capanni in territorio libero, dove "qualcuno" per farsi la sua "riservina" privata paga "in nero sottobanco" l'affitto al proprietario......quante volte sei andato in un posto buono ed hai avuto la sorpresina di trovarvi un appostamento fisso con cartelli fino ai 200 metri.....hai preso in mano l'accendino....poi non lo hai usato perchè sei una "persona perbene" (per fortuna siamo in stragrande maggioranza...)
Nelle riserve, si sà, il "fatturato" deve essere ricavato, sono aziende, se poi vi sparano a tutto, il problema è il solito dei controlli che mancano (o sono a perseguitare i soliti "peones" discutendo se hai usato una ginestra fresca per la paratella anzichè una scopa ecc.).
La Reggia di Caserta è il simbolo della Monarchia, io sono repubblicano da sempre, ma non mi sognerei mai di darla alle fiamme!
Vecchio A300

Quota x un capanno a rimigliano € 15.000.
Grillaia

Per 20 giorni di passo, mica male un sicuro investimento, aperto a tutte le tasche.
Quello che non sopporto sono queste riserve da ricconi che poi sparano a tutto quello a cui dovrei sparare pure io senza avere nessun controllo e facendo, come qualcuno ha detto prima, grandi numeri di colombacci e anatre di passo....se si cacciassero selvaggina di lancio non me ne potrebbe frega' de meno ma giai' il fatto che io debba seguire un protocollo di catture giornaliere e invece questi quattrinai possono e vogliono fare quel che caxxo gli pare non mi sta per nulla bene.....certo ora usciranno fuori i moralisti della porta accanto ma IO me ne frego, si caccia tutti uguale no che io posso abbattere 10 e questi fanno sparatorie e numeri a tripla cifra.....sta cosa non la sopporto proprio mi dispiace
Come ho gia' scritto sono molto dispiaciuto per gli alberi ma solo per quello, dei capanni non me ne frega una cippa lippa e dei poveri milionari che non cacciano piu' ancor meno, per me se la possono pja' n'der culo a gruppi di 5
Cicalone

Comunque a quel che mi dicono,il capanno abbattuto era un capanno da 4 cifre l'anno (non le classiche 3 cifre dei capanni buoni/ottimi)...............
Quindi capisco anche certe cifre (pur restando ugualmente abbastanza disgustato
Tordino

Appunto 4 cifre senza uno della Forestale a controllare, stamani da me sono passati due volte, che differenza di situazione non e' vero?
Cicalone

L'appostamento fisso di caccia ai colombacci,sito nella tenuta di Rimigliano Li, a meta' strada tra le cittadine di Piombino e San Vincenzo rientra nella proprieta' di un noto imprenditore locale del settore edile,gia' tempo addietro avevano attentato alla proprieta' boschiva aprendo varchi nella rete di recinzione del complesso,permettendo cosi' la fuga di svariati cinghiali presenti all'interno.
La proprieta' della soc Rimigliano era di Tanzi che voleva costruirci all'interno insediamenti turistici,finito come sappiamo,Tanzi,il tutto e' stato acquistato dall'impresario in societa' con altri facoltosi operatori,e' in progetto un grande albergo e svariati appartamenti frutto di recuperi edilizi dati da vecchie case coloniche e annessi,in questi ultimi anni sono sorti diversi comitati di cittadini che si oppongono a tali insediamenti e che secondo loro,anche secondo me,sono eccessivi e non tengono conto della vocazione agricola e naturalistica della zona,negli ultimi tempi ci sono state molte assemblee dei comitati e anche partecipazione nei consigli comunali dove si discuteva del progetto e che attraverso la contestazione democratica cercano di evitare un ulteriore scempio sulla costa tirrenica livornese,io non ho idea di chi sia stato a compiere questo misfatto verso la natura, ma non vorrei che qualcuno sull'onda di queste democratiche proteste dei comitati abbia colto la palla al volo per fare quello che ha fatto e neppure scarto a priori l'ipotesi di qualche scheggia impazzita dell'animal-ambientalismo Mi auguro pero' che l'autori dell'oltraggio alla "nostra cara Rimigliano" vengono riconosciuti e assicurati alla giustizia,magari visto che anche loro in un certo senso sono amanti delle piante, il carcere livornese delle "sughere" farebbe proprio al loro caso giannetti luciano
Unica cosa che posso dire di Rimigliano è che da notizie di domenica 16/10 a " radio colombaccio "...sembra che tra giovedi e venerdi sia stata assoldata un intera squadra di esperti e professionisti e sia stata rimessa in piedi l'intera tesa....con un bel numero di colombacci in carniere già da sabato 15/10.
Il problema saranno cacciatori gelosi gli autori o animalisti?????
Leonardo

la prima che hai detto.
la data scelta sono la loro firma.
Alessandro il cacciatore

Giusto !!! mi dispiace per gli alberi secolari ma non per i capanni, anzi visto quello che è successo dovrebbero chiudere la zona, non è giusto che esistano posti dove si caccia a pagamento e quindi solo per pochi anzi visti i prezzi per pochissimi, la caccia deve essere libera per tutti !!! ma li vedete in televisione quelli che a caccia si fanno portare anche il fucile dallo schiavetto di turno ? e poi magari quel fucile costa anche più di 50.000,00 €, è questo il male della caccia in italia chi ha più soldi ha più diritti !!! qui nel lazio parecchie belle zone di caccia le hanno chiuse e ci hanno fatto delle riserve a pagamento per sparare alla migratoria con prezzi proibitivi lo so io dove dovrebbero andare queste persone...
carlo 81

Francesco forse mi hai frainteso io non sono contro le riserve, ognuno e' libero di sparare a un pollo di voliera anche pagandolo 1000 euro quello a cui sono contrario sono le riserve in cui si spara alla migratoria, in questi posti dove non esistono controlli e dove si fanno numeri gioernalieri anche a 3 cifre si spara a selvaggina di tutti levandola a chi non ha la possibilita' di spendere cifre stratosferiche a chi non ci puo' cacciare in barba a controlli visto che stranamente le guardie ci passano ben a largo....se questi signoroni hanno cosi' tanti soldi se ne andassero all'estero dove i colombi sono dannosi e non in Italia dove tolgono la possibilita' di cacciarli a chi si suda pure il pagamento del pda
Cicalone

sabato 8 ottobre 2011

Rimigliano: Sbeffeggiata la Regione Toscana e i cittadini

Luminari .........      Misuratori di pollai ,,,,,,,,,,,
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Come siamo stati presi per il culo - (QUI) 

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Guardatelo a schermo pieno (tasto in basso a destra) e sfogliate le 68 pagine con le frecce direzionali.
Dalla pagina 8 in poi le foto degli strani oggetti che il buon Comune sostiene essere immobili validi, anzi validissimi, alcuni considerati pluripiano, tutti regolari e pressoché abitabili, salvo pochi aggiustamenti.
Buon divertimento (si fa per dire).
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E se per i protagonisti di questa vergognosa vicenda finisse come nel film ??
Vedi mai ..............

mercoledì 5 ottobre 2011

Perché Tortolini c’e l’ha tanto con Rimigliano ?

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Ma chi è Tortolini ?


Matteo Tortolini, 34 enne piombinese, consigliere regionale toscano del PD, membro della segreteria regionale del PD Toscana, responsabile Urbanistica, Ambiente, Porti, Trasporti, Infrastrutture, Servizi Pubblici Locali, ex consigliere comunale di Piombino e assessore all’Urbanistica, Sviluppo e Concertazione, ex segretario della Federazione della Valdicornia e isola d’Elba, ex consigliere provinciale di Livorno, carica da cui si è dimesso alcuni giorni fa, dopo un anno e mezzo dalla elezione in Regione, attento lettore di saggi storici e di sociologia economica, ma con molte riserve sul metodo delle primarie.

Un giovane politico emergente, quindi, che sta bruciando le tappe nel PD.
Tuttavia con il Comune di San Vincenzo e con il suo Parco di Rimigliano, in teoria, c’entrerebbe assai poco, se non forse per il suo incarico all’interno della segreteria regionale PD, che tuttavia, riguardando nientemeno che Urbanistica, Ambiente, Porti, Trasporti, Infrastrutture, Servizi Pubblici Locali, coprirebbe anche l’intero orbe terracqueo della Toscana.

Invece Tortolini ha sempre seguito da vicino l’iter urbanistico di Rimigliano, quasi sempre presente alle presentazioni delle varie versioni del piano ed ai consigli comunali conclusivi di approvazione, dove si è sempre distinto per un ostentato sostegno alla giunta Biagi e per gli incitamenti a chiudere prima possibile, senza tante storie, una vicenda che a suo parere si è prolungata anche troppo.

Bene il nuovo Hotel di lusso nel parco, quindi, bene le nuove villette, bene le piscine, bene le demolizioni di quasi tutto l’esistente, bene la mancanza di qualsiasi certezza ed anzi l’occultamento della consistenza volumetrica e della regolarità urbanistica dell’edificato da demolire e ricostruire, bene la gigantesca equivoca ambiguità sulla conduzione agricola della tenuta, bene infine la gigantesca equivoca ambiguità sul mantenimento della naturalità della fascia a mare, per ora stralciata per quieto vivere dal Regolamento Urbanistico, ma praticamente già esplicitamente condannata nelle risposte del Comune alle Osservazioni al Piano Strutturale.

Di fronte, negli ultimi mesi, al montare della protesta e delle contestazioni da parte di un numero sempre crescente di cittadini, di movimenti e di esperti ambientali e paesaggistici, e di fronte all’emergere di gravi irregolarità sui dati contenuti sia nel piano strutturale che nel Regolamento Urbanistico che hanno costretto il Comune a rivedere sostanzialmente tutti i parametri e le norme, senza tuttavia voler adempiere a quanto richiesto dalla Regione nelle sue osservazioni;
la Regione stessa ha espresso esplicitamente i suoi dubbi, sia su questioni di legittimità che sulla insufficiente comunicazione e partecipazione, prefigurando la possibile necessità di dover attivare la conferenza paritetica interistituzionale, prevista dalla Legge urbanistica Toscana n. 1/2005

Contro tale ipotesi si è scagliato con veemenza Tortolini asserendo che le parole dell’assessore regionale erano state male interpretate (giro di parole per evitare di dire invece che l’assessore si era espressa male). Tale posizione, attenta solo ai tempi e non alla legittimità e regolarità delle procedure, è risultata a tutti piuttosto incomprensibile. In effetti tutto quest’astio contro Rimigliano si capisce poco.

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Lo invitiamo quindi a fare un giro, con calma, sia nella tenuta (se Berrighi lo permette) che nella fascia a mare, ora che finita la stagione, questa sta rapidissimamente riprendendo (almeno laddove non è ancora arrivato l’Ente Parchi) il suo incantato aspetto naturale e selvaggio che rapisce chiunque si trovi a percorrerla.
Crediamo sinceramente che dovrà ricredersi.
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Fonti

Il Tirreno - 9/9/2010
Martedì sera, in una sala consiliare Torre gremita, l'amministrazione comunale ha presentato ai cittadini il progetto della variante di Rimigliano, ultimo passo di un iter iniziato oltre 5 anni fa. Fra il pubblico anche Maurizio Berrighi, uno dei proprietari della Tenuta, Matteo Tortolini del Pd, l'ex sindaco Roventini. In un clima di forte tensione,

Il Tirreno 17/7/2011
A sostenere la posizione di Biagi c'è poi il commento di Matteo Tortolini, consigliere regionale e coordinatore delle politiche sull'ambiente del Pd toscano: «Sarebbe davvero curioso - dice Tortolini - che nei giorni pari la Regione si confrontasse seriamente sulle controdeduzioni del Comune e nei giorni dispari sempre la Regione chiedesse la sospensione del piano urbanistico su cui è in corso questo tipo di lavoro. Credo che le parole dell'assessore Marson siano state male interpretate, perché non posso pensare che i rapporti istituzionali in Toscana abbiano raggiunto un simile livello di ambiguità e di confusione. Credo che ci siano tutte le condizioni per chiudere una vicenda che è durata sin troppo»

Corriere della Sera – 4 ottobre 2011
Sono chiare le perplessità di Marson. Come quelle di uno dei suoi collaboratori più stretti, il garante della comunicazione del governo del territorio Massimo Morisi, che al Corriere Fiorentino ha parlato di una variante a rischio «condono camuffato», facendo irritare più di un esponente del Pd. Come Matteo Tortolini, consigliere regionale e responsabile del Pd toscano per l’urbanistica che, spesso seduto accanto al costruttore Berrighi, alla fine del Consiglio fiume ha spiegato l’opportunità della sua presenza (un velato sms proprio al non eletto Morisi): «Partecipare ai lavori di un Consiglio comunale è un atto di rispetto per uomini e donne eletti che si esprimono su una vicenda su cui hanno parlato tutti meno che loro». Solo che del Pd non ha parlato quasi nessuno in nove ore.
  

domenica 2 ottobre 2011

Rimigliano - PER ORA

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Sull’assemblea del 30 settembre di presentazione al popolo, da parte del Comune, della variante bis al Regolamento Urbanistico di Rimigliano è già stato riferito tutto quanto era possibile dire.

Per fare un minimo di ordine e non restare travolti dalla incredibile mole di irregolarità emerse da quella presentazione, si riepilogano di seguito le più evidenti ed incredibili assurdità (tecniche ed urbanistiche) esposte dagli illustratori della variante bis (Biagi, Bandini, Filippi e Giommoni):

1) Ammissione (documentale) che la variante approvata del Piano Strutturale e la variante adottata un anno fa al Regolamento Urbanistico si basavano su dati falsi o quantomeno sbagliati.

2) Ammissione e conferma (Filippi e Giommoni) che la Superficie Utile di edifici agricoli trasformabile in abitazioni continuerà ad essere calcolata comprendendo nel calcolo anche le concimaie, le serre, le voliere ecc. sostenendo che la normativa urbanistica vigente di San Vincenzo lo consente, quando invece tutti sappiamo che questo sistema di calcolo (non previsto delle norme) non viene mai applicato (ovviamente, ci mancherebbe altro) per le pratiche edilizie dei semplici cittadini.

3) Affermazione (Filippi) secondo cui gli edifici della tenuta che esistevano al 1 settembre 1967 possono essere considerati urbanisticamente regolari. Affermazione ovviamente del tutto infondata, in quanto questa data limite, introdotta dalla legge 47/1985, vale esclusivamente per la regolarità degli atti di compravendita, e non viene accettata per buona, ai fini della regolarità urbanistica, da nessun Comune (neanche da San Vincenzo!)

4) Conferma (Filippi) che non è stato neppure possibile verificare l’esistenza al 1 settembre 1967 di tutti gli edifici, dal momento che i rilievi aereofotogrammetrici disponibili sono del 1954 (dove molti edifici mancano) e del 1974 (data troppo tardiva). Ammissione quindi che molti edifici sono stati costruiti dopo il 1954 e quindi a maggior ragione dopo il 1939 (data del primo Regolamento edilizio di Campiglia-San Vincenzo e quindi effettivo limite temporale di regolarità urbanistica per edifici privi di permessi)

5) Ammissione quindi di completa ignoranza da parte del Comune in merito alla regolarità urbanistica degli edifici da trasformare in abitazioni, con promessa solenne (verbale) di accertare questa regolarità volta per volta al momento della richiesta dei permessi, con il massimo rigore. Come fatto ad esempio nel caso dell’abitazione sulla duna dei Lecci (detta ecomostro).

6) Ammissione (tutti) che non esiste una schedatura tecnica, quotata, ufficiale degli immobili esistenti, come la legge richiederebbe.  Quindi, una volta che, rilasciati i permessi, i vecchi edifici saranno stati demoliti e ricostruiti altrove, si perderà definitivamente ogni memoria dell’esistente, con impossibilità oggettiva di alcun controllo postumo sulla consistenza dei volumi, anche, eventualmente ci fosse la necessità, da parte della Magistratura.

7) Ammissione (documentale) che la richiesta della Regione di evitare la trasmigrazione dei volumi qua e la per i nuclei poderali, non è stata accettata. Solo per fare un esempio, circa 5/6 dei volumi (meglio: cosiddetti volumi) del podere Contessa Lea (circa 3.500 mq), saranno trasferiti in altri nuclei, dovendo far posto ai 6.000 mq dell’albergo.

8) Ammissione (documentale) del notevole incremento delle  possibilità di demolizione (e ricostruzione altrove) di edifici esistenti rispetto alla variante adottata. Sono rimasti ormai solo pochissimi edifici principali a due piani, con demolizione di tutti gli annessi in muratura, anche importanti, anche di valore storico testimoniale e paesaggistico. Basta fare il confronto fra il discreto numero degli edifici campiti in rossi della variante adottata e quelli (pochissimi) della variante bis, fra l’altro ormai completamente circondati ed oscurati dalle nuove villette a schiera dei volumi recuperati. Sarebbe probabilmente stato più onesto e architettonicamente più coerente prevedere la demolizione e ricostruzione di tutti gli edifici esistenti, senza la assurda foglia di fico di un singolo residuo edificio per nucleo poderale.

9) In questa situazione:
* di rilievo del patrimonio edilizio esistente riconosciuto falso o sbagliato,
* di mutamento sostanziale dei parametri di base del Piano,
* di mutamento sostanziale delle previsioni volumetriche e della normativa,
viene tranquillamente comunicato che fra meno di tre giorni la variante bis (che nessuno in realtà ancora conosce) sarà definitivamente approvata. Senza una preventiva adozione.
* Senza possibilità per la proprietà di presentare osservazioni sulla riduzione di 3 mila e rotti metri quadri di abitazioni.
* Senza possibilità per chiunque di presentare osservazioni sulla demolizione di fabbricati storici che nella variante adottata erano stati giudicati di valore.
* Senza possibilità di presentare osservazioni sui parametri e sulle norme sostanzialmente modificati.
In clamoroso contrasto con lo spirito, ma anche con la lettera della legge urbanistica della Toscana e con il principio di comunicazione e partecipazione, già precedentemente violato e disatteso (come ricordato anche dal prof. Morisi) ed ora incredibilmente abrogato.

Queste sono quindi, messe in fila, solo alcune (quelle che al momento ci si ricorda) fra le principali irragionevolezze emerse dalla presentazione del 30 settembre.
Se vi sembrano poche o poco importanti …

Su tutto il resto ne riparleremo dopo il Consiglio Comunale di lunedì.

Nel frattempo riflettiamo tutti sul lapsus “dal sen fuggito” dell’assessore all’urbanistica, quando ripetendo il mantra del sindaco Biagi (fin che ci sarò io – due anni e mezzo, forse – nessuna concessione balneare o roba simile a Rimigliano) Bandini ha detto: “Nessuna concessione balneare per l’albergo. Le norme non lo consentono”. Ma, di seguito, gli è scappata irrefrenabile la locuzione: “PER ORA”.

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