giovedì 23 febbraio 2012

Spiaggia di Rimigliano - Quello che il progetto della Provincia non osa dire e nasconde.

Il Comune non sa cosa l'aspetta

Come tutti sanno la Provincia ha approvato il progetto di militarizzazione della spiaggia di Rimigliano, all'ultimo minuto ancora utile,  per poter spendere tutti i 774.000 euro che dormivano inutilizzati da dieci anni, in trepida  attesa dell'erosione causata dal nuovo porto che tutti davano per scontata e che, invece non solo non si è verificata, ma che si è addirittura convertita nell'opposto fenomeno di allungamento della spiaggia.
Spiazzata da questo dispettoso fenomeno naturale, la Provincia, non riuscendo a individuare opere utili e necessarie il cui costo potesse anche lontanamente  avvicinare la cifra imprudentemente stanziata dalla Regione, ha esitato a lungo, ma alla fine, in procinto di essere sciolta, si è decisa e, gettato alle ortiche ogni scrupolo e pudore, ha licenziato un progetto che prevede di spendere esattamente tutta la cifra a disposizione, in costosissime e inutili opere, scaltramente denominate con l'accattivante definizione di "ingegneria naturalistica", che compiace i gonzi, ma non evita purtroppo che quelle opere così "naturalistiche", oltre ad essere quasi totalmente inutili, provochino ingentissimi danni, naturalistici e paesaggistici, ed esproprino i cittadini ignari,  dall'uso millenario di gran parte di questo Paradiso, di cui  fruivano legittimamente da sempre.
Cosa preveda questo sciagurato progetto "a perdere", è descritto nei post che precedono (qui 1) e (qui 2).
Di seguito si illustrano invece tutti i particolari che il progetto nasconde accuratamente, ma che i cittadini e, forse sopratutto il Comune, dovrebbero sapere prima che i lavori comincino e lo smisurato disastro sia compiuto.
Tralasciando i costi spropositati e l'inutilità dei lavori già ampiamente documentati passiamo ai  problemi sottaciuti dal progetto.
Per primi i problemi di tipo naturalistico:
1) Taglio di boschi adiacenti per ricavare le migliaia di metri cubi di materiale vegetale che si prevede di stendere sulla spiaggia (legname, tronchi e ramaglia). A quali boschi toccherà? Con la scusa degli scambisti, il presidente dei Parchi Luca Sbrilli, ha già anticipato che toccherà proprio al bosco di Rimigliano.
Proprio una bella riqualificazione: da parco naturale a cava di legname.
Certo per la ditta appaltatrice sarà un bell'affare: si procurerà il legname da stendere sciolto in spiaggia (ad € 43.000,00 ogni 1.000 metri), pagandolo una miseria così come fu fatto per il taglio del 2009 (6.600 euro per 25 ettari)
2) Trasporto in spiaggia di tali voluminosi materiali con grandi macchine operatrici e carrelli, attraverso lo stretto stradello interno del parco e poi attraverso i minuscoli sentieri di accesso alla spiaggia esistenti. Vi immaginate lo sfacelo ? Qualcuno pensa forse che il legname venga caricato sulla Principessa, e poi portato in spiaggia attraverso l'unico vero accesso carrabile esistente accanto al Botro ai marmi, e da lì distribuito lungo la spiaggia ? Poveri illusi! Si faranno tante belle autostradine dirette dal bosco alla spiaggia. Roba che in un paese civile .... (lasciamo perdere!) Poi alla fine si richiuderanno (naturalmente con tecniche di ingegneria naturalistica, ci mancherebbe!) Che grande presa di culo!
3) Ruspe, escavatori, trattori inutilmente in opera  per mesi con conseguenze spaventose su di una spiaggia che mai, dalla creazione, aveva subito alcun oltraggio. Se questo non è considerato un delitto, vuol proprio dire che in questo paese, quando un'opera è stata finanziata, tutto è possibile, tutto è lecito, tutto è concesso.
E i controllori, i custodi e tutelatori del parco e del paesaggio ? Appagati dai bei vocaboli sbandierati nelle relazioni e all'oscuro di tutti i dati oggettivi accuratamente taciuti, girano il capo dall'altra parte. In fondo si tratta di un'opera pubblica. Di certo sarà tutto in regola .... Come no!
4) Ferite estetiche e paesaggistiche per risarcire le quali occorreranno molti anni, durante i quali circa il 50% della spiaggia ed il 100% delle radure naturali, sarà interdetto al pubblico.
Non sarebbe il caso di avvertire Comune e cittadini che la spiaggia di Rimigliano, per moltissimi anni, oltre a fare schifo, disporrà di una accessibilità e ricettività inferiore a ben oltre la metà rispetto a quella attuale?
Irrilevante, diranno, rispetto al rischio che i cittadini, interpellati, poi dicano di no ad un lavoro di 774.000 preziosi euri.
Veniamo ora al problema durabilità di queste belle opere ed ai loro (ignorati dal progettocosti di manutenzione.
5) E' assolutamente scontata la inevitabile rapida vanificazione ad opera dei frequentatori, di tutti gli sbarramenti e recinzioni e l' asportazione di tutti i cartelli, con veloce ritorno alla situazione degli accessi attuale.
In questo caso non si potrà parlare neppure di vandalismo. Si tratterà piuttosto di giustizia popolare, del tutto ammissibile, o meglio doverosa, quando ci si trova di fronte ad un'opera pubblica ingiustificata, inaccettabile, inutile e stupidamente e malevolmente dannosa, mossa nient'altro che da intenti venali.
Ma i progettisti e i funzionari provinciali, sono mai stati nella spiaggia subito oltre il confine nord del Comune di san Vincenzo, in Comune di Castagneto Carducci ?
Escano dai loro polverosi uffici e vadano a farci una girata!
Vedranno che in quella spiaggia, accessibile a costo di lunghe camminate, dove la pressione antropica è un decimo di quella di Rimigliano, ogni tentativo di recinzione per impedire l'accesso alle radure dunali, è sempre miseramente naufragato, con grande inutile spreco di denaro.
E lì si parla di solide recinzioni di tipo militare, con pali in cemento, grossa rete metallica. filo spinato. 
Niente da fare. Ogni bagnante si è dotato del suo bravo tronchese. La rete è tagliata, bucata, sollevata. Ci sono comodi passaggi ogni venti metri, per chilometri. Tutti i cartelli sono spariti. Ogni volta che un tratto di recinzione viene rinforzato, riparato o rifatto, il lavoro dura un paio di mesi, poi i buchi rapidamente riappaiono e, d'estate, la gente va a farsi tranquillamente la pennichella nell'ombra del bosco, come ha sempre fatto, senza fare peraltro danni apprezzabili.
E, ripetiamo, le persone che frequentano quella spiaggia sono appena un decimo di quelle che vanno nella molto più comoda, accessibile  e popolare spiaggia di Rimigliano.
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Si è chiesto il masochista Comune di San Vincenzo, cosa ci guadagna da questo bel progetto della Provincia ?
Va bene, l'appalto quasi certamente toccherà al Consorzio, ma non è neanche scontato, nel caso che venga fatta una gara vera e pubblicizzata e non, come fatto per la duna di viale Marconi, una  simpatica gara "ufficiosa".
Ma poi negli anni seguenti, le proteste della gente inferocita e sopratutto gli spropositati costi di manutenzione, chi se li sorbirà?
Se i funzionari comunali vogliono avere un'idea di questi costi, vadano a vedere le recinzioni della spiaggia di Castagneto, sopra ricordate, e vadano, vicino alla foce del Botro ai Marmi, a vedere come sono ridotti, appena dopo pochi mesi,  i dieci metri di cordoni che erano stati interrati per prova. (qui 3)
Aggiungano poi, al naturale rapidissimo degrado di queste opere demenziali (nel contesto Rimigliano), anche tutte le doverose e benemerite opere di auto-giustizia che i cittadini metteranno in atto: gli sfondamenti degli sbarramenti dei sentieri, i tagli delle reti, gli scartellamenti dei cartelli di divieto, ecc. su tutti i sei chilometri di litorale.
100 - 150.000 euro l'anno ?.....  Non basteranno!
Ci sono questi soldi?, c'è la capacità e la volontà di spenderli prendendoli ai cittadini per destinarli ad opere punitive contro gli stessi cittadini?
NO. Non ci sono né i soldi, né la capacità, né la volontà.
Quindi andrà a finire tutto a ramengo in uno schifo infernale, in un progressivo,  irreversibile degrado, dove nessuno si ricorderà più dei progettisti ormai saldati e salutati e della Provincia ormai defunta, ma tutti si ricorderanno del Comune, della sua supina accettazione di un  progetto  blasfemo e devastante e della sua successiva incapacità di manutenzione.
In pratica il progetto è della Provincia, ma chi rimarrà col cerino in mano come il più classico dei bischeri, sarà il Comune di San Vincenzo. Ma stavolta non sarà un cerino. Sarà un lanciafiamme.
E pensare che se il Comune volesse, potrebbe ancora fermare tutto.
Ma, si dirà: e l'appalto di 700.000 euro, che ci farebbe tanto piacere?
Si può trovare qualcos'altro.
Magari, dopo la duna sottostante viale Marconi, ci si potrebbe inventare la duna sottostante viale Italia o anche la duna sottostante a via del Castelluccio. Non mettiamo limiti alla fantasia ed ai sogni: C’è un grande sogno che vive in noi. Siamo la gente della libertà.....
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Una assicurazione solenne

Alla Provincia, alla Regione, al Comune, al responsabile del procedimento, ai progettisti, ai direttori dei lavori, ai coordinatori della sicurezza, alla ditta appaltarice, ai subappaltatori, ad ogni e qualsiasi responsabile e corresponsabile.
Sappiate fin da ora che:

Tutti questi indecorosi lavori saranno controllati e documentati giorno per giorno, in autunno e in inverno, col sole e con la pioggia. Ogni abuso, ogni alterazione della duna o del bosco, ogni danneggiamento delle radici e  della vegetazione naturale, ogni schiacciamento, ogni ferita, saranno doverosamente fotografati, diffusi, messi a conoscenza di ogni autorità competente: Comune, Carabinieri, Corpo Forestale, Procura della Repubblica, Soprintendenza di Pisa, e ad ogni altro organismo con competenze od interessi in materia.
Questo controllo attivo, sarà per tutti noi del Comitato di salvaguardia del parco costiero di Rimigliano, un punto d'onore.
Forse sarà tutto inutile, ma è essenziale per noi non avere rimorsi e, sapendo di aver fatto quanto necessario e possibile, essere poi, a misfatto compiuto, almeno in pace con la nostra coscienza.
 

Guardate questa meraviglia per l'ultima volta. L'anno prossimo sarà stata riempita, piantumata e recintata



Questa è la spiaggia che ci aspetta fra un anno. Cordoni antedunali sbrindellati e picchetti spezzagambe per chilometri. Con aggiunta (in questa prova ancora mancano) di cataste continue di ramaglie e tronchi sciolti o bloccati con picchetti sporgenti e chilometri di pali e reti di recinzione.
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Altre precedenti sull'argomento
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/questa-spiaggia-e-troppo-perfetta-non.html
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/sta-per-partire-il-massacro-della.html
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2009/04/non-si-sa-come-spendere-77468535-euro.html

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Nulla sfuggirà alla giustizia del popolo.
El pueblo unido jamás será vencido.
Avanti così!
Fermiamo questo progetto da mantecatti!

Guevara ha detto...

Ieri dal Cionini mi sono comprato un tronchesino mondiale.
Io sono pronto. Che vengano pure!
Guerriglia senza tregua!
Il Comune dovrà chiamare i caschi blu.
Hasta la vista! baby.

Anonimo ha detto...

Ma questi pensano davvero di poter sbarrare quasi tutti gli stradelli e la spiaggia di Rimigliano?
Senza un motivo comprensibile.
Solo per intascarsi un po' di soldi.
E tutte le migliaia di persone che da sempre ci vanno d'estate pensano che lo piglieranno in tasca zitti zitti?
Ma dove vivono?
Vedrete il casino che viene fuori.
Sfasceranno tutto e faranno anche bene.
Stronzi.

Nick ha detto...

Non credo che potranno fare una cosa simile.
Non è possibile.
Se davvero qualcuno ha dato l'autorizzazione per un tale mostruoso danno paesaggistico, non solo si è giocato la carriera, ma si è giocato tutto il suo patrimonio.
Credo che la Corte dei Conti si occuperà presto della faccenda.
Il danno costituito dalla rovina della più bella spiaggia della Toscana, conosciuta in mezza Europa, ammonterà ad una cifra iperbolica.

Anonimo ha detto...

Che pena, e che Rabbia!

Anonimo ha detto...

Ma da chi siamo governati???

Anonimo ha detto...

Oltre che disonesti e stronzi, sono anche idioti

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